Marko-Verstappen, obiettivo mancato

L’avventura di MAX VERSTAPPEN nel team Red Bull era iniziata nel 2016 con il botto, vincendo subito la prima gara disputata in Spagna – grazie anche all’autoscontro Hamilton-Rosberg – e conquistando il record di PILOTA PIÙ GIOVANE DI SEMPRE A VINCERE UN GP. Per un team come quello austriaco, abilissimo nel marketing e seguito soprattutto da un pubblico giovane, l’olandese era (ed è tuttora) il testimonial perfetto. Veloce, spregiudicato, tagliente in pista ed a parole, Verstappen nel corso di questi anni è diventato un vero punto di riferimento della F1. L’intero team è stato costruito intorno a lui, rendendolo uno dei volti più conosciuti ed amati dell’intero Circus.
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Il vero, grande obiettivo di Dietrich Mateschitz, Helmut Marko e Christian Horner era però quello di fare di Verstappen il più giovane campione del mondo di sempre. Un record che la Red Bull già ‘detiene’, grazie a SEBASTIAN VETTEL. Il titolo 2010 del tedesco, nell’indimenticabile finale di stagione di Abu Dhabi, arrivò quando il ragazzo di Heppenheim aveva 23 anni, quattro mesi e 11 giorni. Per fare meglio, l’olandese di Hasselt avrebbe dovuto laurearsi campione ENTRO LA FINE DELLA STAGIONE 2020. In passato però a Milton Keynes non sono mai riusciti a dare al pilota orange una macchina in grado di competere con la Mercedes per il campionato.
Jos Verstappen striglia la Red Bull
La storia sarebbe dovuta cambiare quest’anno, ma l’essere diventati seconda forza davanti al resto della griglia, non ha avvicinato i tori alla Mercedes. Verstappen sta disputando probabilmente la stagione migliore della carriera, ma si trova ad 83 PUNTI DI DISTANZA DA LEWIS HAMILTON. Intervistato da Sky Germany, Helmut Marko ha commentato questo dato, ammettendo che tutto il team ha fallito l’obiettivo prefissato: “Naturalmente MAX È RIMASTO DELUSO [da questa stagione] – ha rivelato l’austriaco – soprattutto perché non abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissati. Quello di fare di lui il più giovane campione del mondo. Almeno però quel record rimane in famiglia con Sebastian Vettel”.