Horner: “No clausola motore nel contratto di Max”

L’ADDIO DI HONDA ALLA RED BULL ha dapprima scosso il mondo della Formula 1 per poi favorire altri tipi di discorsi. Era comprensibile lo choc, visto che – tranne Helmut Marko e Dietrich Mateschitz – nessuno in Red Bull sapeva che la Casa giapponese avrebbe lasciato per la quarta volta Formula 1. Poi l’attenzione si è parzialmente spostata verso MAX VERSTAPPEN, che in stagione ha avuto diverse ruggini con Honda e nel contratto con la Red Bull ha voluto la garanzia di essere competitivo. Se si tratta di una specifica clausola o no, è difficile saperlo. Fatto sta che, a prescindere, la permanenza di Verstappen in Red Bull è legata alla possibilità di vincere: se l’addio di Honda danneggerà la casa di Milton Keynes, l’olandese vorrà fare le valigie.
Il team principal CHRIS HORNER ha negato l’esistenza di una clausola contrattuale legata specificamente alla power unit: “No, non c’è una clausola legata al motore nell’accordo tra Verstappen e noi. Lui è un pilota molto competitivo, e sta molto bene in Red Bull“, ha detto all’emittente austriaca ServusTV. “Si sente veramente a suo agio e ha molta fiducia nel programma della Honda. HA ANCHE VISTO CHE QUEST’ULTIMA INTRODURRÀ IL MOTORE 2022 GIÀ NEL 2021 E QUESTO LO MOTIVA. NE È MOLTO FELICE. DAL CANTO NOSTRO, DOBBIAMO PENSARE A CHE MOTORE SCEGLIERE PER LE VETTURE DEL 2022. ENTRO LA FINE DELL’ANNO ABBIAMO BISOGNO DI CHIAREZZA SOTTO QUESTO PUNTO DI VISTA. Dobbiamo considerare tutte le opzioni sul tavolo e in un’ultima istanza sarà Mateschitz a decidere“.
Honda, Horner: “Troveremo alternative”
“Per noi, è importante avere il motore adatto a sfidare la Mercedes nei prossimi anni“, ha proseguito Horner. Che poi ha aperto a un team con cui ha avuto molti screzi in passato nella fornitura della power unit: “LA RENAULT È MOLTO DIVERSA DA COME L’ABBIAMO LASCIATA. Ha un nuovo presidente e sta portando avanti dei cambiamenti“.