Binotto: “Dobbiamo essere realisti”

Binotto: “Dobbiamo essere realisti”

Nono e decimo posto al traguardo, con la promozione di Charles Leclerc in ottava posizione in seguito ai cinque secondi di penalità inflitti a Kimi Raikkonen. La FERRARI dopo due fine settimana a secco di punti è tornata a conquistarne cinque nel GP numero 1000 della sua storia, ma non bastano ad accorciare in classifica costruttori sulle rivali, anzi, Daniil Kvyat – settimo al traguardo – ha portato l’Alpha Tauri a tredici lunghezze di distanza dalla Ferrari, sesta in graduatoria. Il trend dal Mugello doveva invertirsi, così non è stato, e non ci sono le basi per sperare che da Sochi i rapporti di forza in pista cambino permettendo alla Ferrari di iniziare la risalita verso il terzo posto in classifica costruttori, posizione occupata in questo momento dalla McLaren che vanta 40 punti di vantaggio nei confronti degli uomini guidati da MATTIA BINOTTO.

 La ri-bollita

Il team principal della Ferrari ha sottolineato che è necessario ESSERE REALISTICI di fronte a questa situazione difficile: “Un risultato molto deludente chiude un weekend storico per la Scuderia Ferrari. Non avevamo il passo adeguato per consentire ai nostri piloti di lottare con i loro diretti avversari, soffrendo soprattutto per il degrado delle gomme. Sia Charles che Sebastian hanno fatto quello che hanno potuto considerato il livello della prestazione della vettura. Stiamo lavorando duramente per cercare di correggerne i difetti di base ma non è qualcosa che si possa cambiare in poco tempo e con aggiornamenti parziali. Ciò non significa che non ci saranno delle novità da qui alla fine della stagione ma dobbiamo essere realistici, con noi stessi e con i nostri tifosi”.

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CHARLES LECLERC è rimasto veramente deluso dal fatto di non aver potuto fare nulla per evitare di scendere in classifica dopo aver portato la Ferrari SF-1000 #16 al via in terza posizione: “La mia partenza è stata ottima, al punto che sono riuscito a salire in terza posizione, sfortunatamente però non avevamo il passo per tenere quel piazzamento e così abbiamo concluso all’ottavo posto. Ho provato a battagliare il più possibile ma non è stato sufficiente a difenderci”. 

Nancy
Nancy Non esistono per me storie ed emozioni che non possono essere narrate, o volti, i cui profili, non possono essere fedelmente tracciati.
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