L’inverno aveva portato certezze sul futuro, fin oltre le più rosee previsioni. Il prolungamento del contratto di MAX VERSTAPPEN con la Red Bull fino al 2023 aveva infatti sorpreso alcuni osservatori, stupiti dalla scelta dell’olandese di legarsi così a lungo termine con il team di Milton Keyens. Pochi mesi dopo invece, l’addio della HONDA mescola le carte e scompagina i piani. Il motorista giapponese lascerà a fine 2021, non prendendo parte alla nuova F1 e lasciando lo stesso talento orange con una bella gatta da pelare, sia a livello contrattuale – vedasi possibili clausole liberatorie – che sportivo. In Germania, nella conferenza stampa precedente al fine settimana dell’Eifel GP, Verstappen ha affrontato lo spinoso argomento, spiegando come lo scenario sia mutato in pochi mesi.

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“Ovviamente ho saputo della notizia prima che venisse diffusa pubblicamente – ha ammesso Verstappen – ma NON POTEVO DIRE NULLA. È comunque un peccato. Il rinnovo di quest’inverno? In quel momento non stavamo affatto scherzando. Ma le cose possono cambiare”. In merito al proprio, di futuro, il talentino orange invece non si sbilancia, lasciando intravedere tra le righe come possa effettivamente esserci all’orizzonte per lui la possibilità di LIBERARSI DOPO IL 2021: “Mi sto concentrando su questa stagione e sulla prossima. Cosa succederà dopo non lo so ancora. Ma non ci penso ancora“. Un battuta però. Verstappen se l’è concessa: “Speriamo di avere un motore, altrimenti dovremo fare come Fred Flintstone. Fisicamente sarebbe abbastanza pesante” ha scherzato.

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Nonostante le nubi sul futuro però, l’intenzione del giovane pilota Red Bull e della Honda è quella di SPINGERE AL MASSIMO FINO ALLA FINE, cercando di chiudere il gap con la Mercedes: “Bisogna capire la loro motivazione. Bisogna continuare a spingere. Questo è quello che hanno detto anche loro. Non toglieremo il gas adesso. Continueremo a dare tutto quest’anno e l’anno prossimo, quando la Honda presenterà un nuovo motore. Vogliamo chiudere questo capitolo in bellezza, fino all’ultima gara“.