Verstappen alla scoperta del Mugello

La nuova generazione di piloti di Formula 1 è ormai abituata a lavorare al simulatore e ad imparare layout e segreti dei nuovi circuiti prima nel virtuale che nel reale. In questa particolare annata 2020, dove in questa seconda metà di campionato le nuove piste saranno molte, c’è però anche chi – tra i talenti della new generation – ha preferito fare le cose ‘all’antica’. È il caso di MAX VERSTAPPEN. L’olandese di casa Red Bull infatti ha rivelato nella conferenza stampa di presentazione del GP di Toscana, in programma questo fine settimana al Mugello, di aver provato la nuova pista non al volante di una monoposto virtuale, bensì di una VETTURA GT quanto mai concreta e reale.
Verstappen e la legge di Murphy
“SONO STATO QUI QUALCHE SETTIMANA FA PER GUIDARE, perché non ci ero mai stato prima – ha rivelato il portacolori del team di Milton Keynes, che deve dimenticare il disastroso weekend vissuto in quel di Monza – penso che sia il modo migliore per imparare una pista. Si può guidare sul simulatore, ma io non l’ho fatto. Così impari a leggerla un po’. Naturalmente la macchina è un po’ più lenta, ma va bene lo stesso. Questo era importante, ti dà solo un piccolo vantaggio. So che altri piloti hanno gareggiato qui, ma io ho avuto un’intera giornata di guida, quindi non credo che sarà così male”.
Verstappen: “Mugello pista unica”
Verstappen ha avuto modo di effettuare due giorni di test anche all’Autodromo do Algarve in Portogallo a gennaio, prima che fosse aggiunto al calendario di quest’anno, e ha dichiarato di aver guidato anche ad IMOLA e al NURBURGRING, piste che saranno sede di gara: “Ho guidato su tutti gli altri circuiti, tranne che a Istanbul – ha sottolineato – non è necessario farlo [e] la maggior parte dei circuiti sono completamente prenotati o comunque molto occupati, il che è abbastanza normale” ha concluso il talento orange.