Ricciardo: “Al pit-stop di Perez ho sorriso”

Stavolta il primo degli umani è stato DANIEL RICCIARDO. Con il terzo posto di IMOLA, l’australiano ha regalato alla RENAULT non solo il primo, ma anche il secondo podio dal ritorno della casa della Losanga in Formula 1. E lo ha fatto su due piste storiche, considerando anche il Nürburgring. BENEDETTE SIANO LE INNOVAZIONI DEL CALENDARIO 2020, avrà pensato l’ex Red Bull, cercando di trovare un aspetto positivo della Formula 1 nell’epoca del Coronavirus.
Ricciardo ha avuto sicuramente un grande merito nel portare la Renault lì dov’è, ma a Imola gli episodi gli hanno dato una mano. Ha superato Pierre GASLY alla prima curva poiché il francese ha dovuto alzare il piede quando Lewis HAMILTON gli ha chiuso l’esterno. Ha sfruttato al 50esimo giro il ritiro di Max VERSTAPPEN per salire in quarta posizione. E poi ha ringraziato sentitamente il box della RACING POINT, autore di un “capolavoro” ai danni di Sergio PEREZ. Il messicano è stato fermato inspiegabilmente quando era terzo per mettere delle morbide su una pista in cui è difficile superare anche con due mescole di vantaggio.
Ricciardo e lo ‘shoey’ con Hamilton
Ricciardo, con le HARD USATE, non ha faticato a tener dietro un Daniil KVYAT risalito fino alla quarta piazza con le soft. E ha confessato un sorriso dopo l’errore di valutazione della Racing Point: “Il nostro ritmo ci permetteva di stare in quinta posizione, non di più. Leclerc è rimasto con me e l’ho gestito, ma PEREZ ERA PIÙ RAPIDO. POI SI È FERMATO CON LA SAFETY CAR E HO SORRISO, PERCHÉ AVEVO CAPITO DI AVER APPENA GUADAGNATO IL TERZO POSTO. Sapevo che sarebbe stata dura alla ripartenza perché montavo le dure, ma stare davanti qui è molto importante. Infatti IO E IL TEAM ERAVAMO D’ACCORDO NEL NON FERMARCI: ANCHE SE PEREZ FOSSE TORNATO SOTTO E CI AVESSE SUPERATO, NON AVREMMO PERSO NIENTE RISPETTO A PRIMA. Invece è sbucato Kvyat dal nulla, mi ha sorpreso molto, ma ho tenuto duro e sono molto felice“.