Hamilton: “Giù il cappello al team”

Aveva detto che la qualifica di Monza sarebbe stata un incubo. Maliziosamente, si poteva pensare che LEWIS HAMILTON non avesse specificato per chi. Ma non era questa l’intenzione del britannico, che si riferiva piuttosto al caos-qualifiche che pure c’è stato in qualche frangente, nonostante la direttiva FIA di imporre un tetto massimo nel giro lanciato. POLE POSITION NUMERO 94 IN CARRIERA, RECORD DI MONZA BATTUTO, GIRO PIÙ VELOCE DI SEMPRE IN TERMINI DI VELOCITÀ MEDIA. UN PRIMATO SBRICIOLATO DIETRO L’ALTRO, QUESTO È IL CONNUBIO TRA MERCEDES E HAMILTON. Il britannico, praticamente, ha vissuto l’unico brivido nelle PL3, quando ha dovuto sterzare verso destra a 300 km/h per evitare macchine troppo lente. Poi il dominio in qualifica, con una pole ottenuta senza la scia.
Warm up for qualifying with the FP3 highlights 📺🍿 Which include this close call for Lewis Hamilton!#ItalianGP 🇮🇹 #F1 — Formula 1 (@F1) September 5, 2020
Sensazionale il tempo del britannico, 1:18.887, che ha bruciato per 69 millesimi il compagno di squadra Valtteri Bottas. Hamilton ha voluto elogiare sia il finlandese che tutto il team Mercedes: “Prestazione fantastica della squadra, soprattutto considerando l’abolizione del party mode. TANTO DI CAPPELLO A TUTTI QUELLI CHE HANNO LAVORATO A TESTA BASSA IN FABBRICA. Questo risultato è la prova dell’incredibile lavoro che fanno. Sono orgoglioso di far parte di questa catena e non vedo l’ora che sia domani. Sarà una battaglia divertente. Per quanto riguarda oggi, non è stata la sessione più semplice a causa del traffico, avete visto quanto siamo arrivati vicini con BOTTAS. Ci voleva un giro molto pulito e penso di esserci riuscito. Sono contento dei giri che ho fatto ma Bottas è arrivato molto vicino. MI HA SPINTO AL LIMITE“.
Interviste top-3 qualifiche GP Italia 2020: Hamilton, Bottas, Sainz
“Avevamo portato dei cambiamenti alla macchina prima delle qualifiche. Ero nervoso ma è andata bene. Qui ho tanta esperienza, in passato avevamo anche meno aderenza. Oggi col caldo il grip era buono e RIUSCIVAMO A PRENDERE LE CURVE A UNA VELOCITÀ DAVVERO ECCEZIONALE MANTENENDO STABILITÀ“.