Attivismo pericoloso

Attivismo pericoloso

Sui social network sì, in F1 no. LEWIS HAMILTON ha fatto discutere in questo 2020, arrivando a costringere Liberty Media a mettere i puntini sulle ‘i’ per quanto concerne il ‘dress code’ in ogni possibile situazione dei weekend di gara, Parco Chiuso e podio compresi. Il sei volte iridato, ad esempio, al Mugello in occasione del Gran Premio di Toscana Ferrari 1000 è salito sul podio con una maglietta sulla quale si leggeva a chiare lettere “arrestate i poliziotti che hanno ucciso Breonna Taylor” e “dite il suo nome” in riferimento alla donna uccisa a marzo a Louisville a seguito di una sparatoria da parte di tre agenti del dipartimento di polizia locale, che stavano effettuando una perquisizione nella sua abitazione.

 Hamilton festeggia Biden e Kamala Harris

RALF SCHUMACHER ritiene che l’attivismo politico in F1 da parte dei piloti possa essere pericoloso. “I valori che difende Hamilton sono importanti e può continuare a trasmetterli e a difenderli su Instagram o su altri social network – l’opinione dell’ex pilota tedesco raccolta da Sport1 – ma mi chiede perché debba farlo anche con addosso la tuta Mercedes nei weekend di gara. Può portare a polarizzazioni, a divisioni troppo nette. Se i piloti si espongono troppo rischia di diventare pericoloso. Lo sport non se lo merita. Sono fermamente convinto che sport e politica sono mondi che non devono essere mischiati. E in ogni caso non è certo compito del pilota”.

 I team principal in difesa del GP in Arabia Saudita

All’orizzonte potrebbe scatenarsi un altro dibattito molto acceso dal momento che la F1 nel 2021 ha già annunciato il fatto che farà tappa in ARABIA SAUDITA a Jeddah. Hamilton è già stato invitato a schierarsi dalla parte di chi vorrebbe vedere boicottato questo evento. I team principal hanno già affrontato la questione sottolineando che lo sport veicola sempre valori virtuosi, unica voce fuori dal coro è stata quella di Christian Horner. Il numero uno del muretto Red Bull ha liquidato così la situazione: “Non spetta a noi decidere dove correre”.

Fonte: https://www.formulapassion.it/motorsport/formula-1/f1-piloti/attivismo-pericoloso-hamilton-schumacher-black-lives-matters-taylor-harris-530539.html

Vincenzo
Vincenzo Medico Chirurgo, Psicoterapeuta, Odontoiatra. Specialista ambulatoriale presso l’ASL Napoli 1 Centro. Coach professionista. Terapeuta EMDR.
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