Albon: “Verstappen non fa politica”

Il Gran Premio di Russia ha visto MAX VERSTAPPEN concludere al secondo posto sia in qualifica al sabato che in gara la domenica. Il pilota della Red Bull è riuscito a spezzare le due Mercedes, anche se, soprattutto in gara, il ‘merito’ va più ai dieci secondi di penalità inflitti a Lewis Hamilton, terzo al traguardo alle spalle di Valtteri Bottas e dell’olandese. Verstappen ha anche onestamente ammesso di reputare troppo severe le due sanzioni stabilite dai commissari nei confronti di Hamilton, il quale durante e dopo la corsa non ha fatto nulla per nascondere il proprio disappunto.
Verstappen si è dunque messo nei panni di Hamilton e ha immaginato quanto sarebbe stato frustrante vedersi rovinata una gara per delle leggerezze. Meno chiacchiere e più azione quindi, una filosofia che ALEXANDER ALBON conferma a livello anche di dinamiche interne alla Red Bull. “Diversi piloti in F1 si preoccupano di avere il team dalla propria parte – ha spiegato Albon intervistato da Sky Sport F1 Uk – Verstappen no, è una persona molto schietta che non fa politica all’interno della scuderia”.
Verstappen: “Penalità a Hamilton eccessiva”
Albon dopo un 2019 promettente in questo 2020 sta facendo oggettivamente fatica a tenere il passo di Verstappen raccogliendo il minimo sindacale al volante di una Red Bull che, seppur deludente e soggetta a diversi problemi di affidabilità, è comunque per distacco la SECONDA FORZA in pista alle spalle della Mercedes. Nella prima gara della stagione Albon aveva la grande occasione per ottenere la prima vittoria continuando la striscia positiva della Red Bull in Austria, ma un contatto con Lewis Hamilton fece sfumare tutto.
Horner: “La pista ha sfavorito Albon”
Al MUGELLO il pilota classe 1996 ha ottenuto il primo podio in carriera e via radio dopo la bandiera a scacchi ha ringraziato il team. Dalle parole pronunciate da Albon si poteva pensare ad un licenziamento imminente per giusta causa legata a risultati al di sotto delle aspettative, ma in realtà non è così: “Il mio ringraziamento era semplicemente legato al fatto che sono stato supportato dalla Red Bull sin dal primo giorno e dopo le tante critiche e le pressioni che ho ricevuto dai media volevo sottolineare che ho apprezzato molto il loro sostegno fino al tanto agognato podio”.