Pit-lane chiusa, Brundle sta con Masi

Il Gran Premio d’Italia è stato pesantemente condizionato dalla CHIUSURA DELLA PIT-LANE ordinata dalla Direzione Gara in seguito al ritiro di Kevin Magnussen. I commissari hanno spinto la Haas all’ingresso della corsia box, per toglierla da una posizione pericolosa, ma la comunicazione ha colto impreparati i team di Mercedes e Alfa Romeo, che hanno fatto fermare rispettivamente Lewis Hamilton e Antonio Giovinazzi, facendo rimediare ad entrambi uno stop&go di 10 secondi. Secondo il parere di MARTIN BRUNDLE, ex pilota inglese e attuale commentatore per Sky Sports, Michael Masi e la Race Direction hanno però agito da regolamento.
Hamilton, penalità giusta
“12 secondi prima di che [Hamilton] rientrasse, la corsia dei box è stata chiusa dalla Direzione Gara. Due tabelloni all’esterno della Parabolica, nell’ultima curva, lampeggiavano con delle croci, esattamente come avevano spiegato le note di gara del Race Director” ha sottolineato Brundle, ribadendo in sostanza che a suo avviso il segnale era chiaramente visibile. “È PIUTTOSTO INSOLITO CHE LA CORSIA BOX VENGA CHIUSA IN F1 – ha ammesso l’inglese – ma questo è stato fatto in previsione della necessità di spostare la Haas bloccata. L’Alfa Romeo ha commesso lo stesso errore con Antonio Giovinazzi, ma tutte le altre vetture, compreso il lato di Bottas del muretto box Mercedes, hanno notato la chiusura perché avevano più tempo a disposizione” ha spiegato ancora Brundle.
Monza: Hamilton penalizzato
Anche la SANZIONE INFLITTA ai due piloti, nell’opinione dell’ex pilota di McLaren e Jordan, è stata corretta: “C’è una penalità obbligatoria di 10 secondi di stop&go per un’infrazione di questo tipo, il che significa circa mezzo minuto di perdita complessiva. “La FIA ha giocato secondo le regole” ha concluso.