Piani di vendita

LIBERTY MEDIA starebbe seriamente pensando di cedere il controllo della Formula 1. La notizia non è nuova ma sembra tornare di particolare attualità dopo il fine settimana del GP di Imola, che ha visto la presenza GREG MAFFEI, capo della società statunitense che dal 2017 ha in mano le redini del Circus. A rilanciare questa ipotesi è stato il giornalista inglese, ‘veterano’ della F1, Joe Saward, nel suo blog. Secondo Saward indizio di questa volontà sarebbe proprio la presenza agli ultimi eventi di Maffei, che normalmente si era visto poco o nulla nel paddock e che non sarebbe un particolare appassionato di motori.
Il sogno di Liberty
La F1 sta vivendo in questi anni un periodo di enormi stravolgimenti, legato alla pandemia ma anche ai profondi cambiamenti regolamentari previsti per il 2022 e poi successivamente nel 2026, con l’introduzione di una nuova tipologia di motori. “La pandemia di Covid-19 ha demolito il previsto ritorno dell’investimento [fatto] sulla Formula 1 – ha scritto Saward – e quindi ci vorrà molto più tempo (non sappiamo quanto) perché Liberty Media incassi di più rispetto all’affare che ha concluso [acquistando la F1]. In larga misura ha recuperato molto del proprio denaro vendendo le azioni, ma come tutte le altre aziende del genere, VUOLE DI PIÙ“.
Calendario 2021: 23 gare senza piano-B
Le ragioni della volontà di Liberty di vendere starebbero proprio nell‘IMPOSSIBILITÀ DI FAR CRESCERE ANCORA I PROFITTI DELLA F1. A livello di capitalizzazione di mercato il Circus aveva fatto un primo salto in avanti ad inizio 2017, con il passaggio della proprietà da Bernie Ecclestone a Chase Carey. Nella prima metà del 2020 il Covid-19 inevitabilmente aveva provocato un crollo di questo valore, che è però tornato a rialzarsi negli scorsi mesi. Ci si aspettava però che la firma del PATTO DELLA CONCORDIA da parte delle scuderie desse ulteriore impulso al brand, cosa che in realtà non è avvenuta. A questo punto i margini di una crescita ulteriore sarebbero limitati e da ciò nascerebbe l’intenzione di cedere l’asset al miglior offerente da parte di Liberty.