Nel nome di Anthoine

Anthoine Hubert non era solo un pilota di Formula 2 con una possibile grande carriera davanti, ma era una personalità legata a strettissimo filo con mezzo schieramento dell’attuale griglia di Formula 1. Per questo motivo, una morte già sconvolgente per i fatti suoi è ancora più sentita e celebrata da chi lo conosceva bene.
“A Spa sarà il weekend del ricordo del francese Anthoine Hubert. II 23enne francese sarà commemorato domenica con un minuto di silenzio prima del via del GP e in sua memoria la F.2 ritirerà il suo numero 19. Ieri i primi omaggi a Hubert. Giuliano Alesi e papà Jean hanno portato un mazzo di fiori nel luogo dell’impatto. Pierre Gasly è rimasto in raccoglimento“.
“Dice Sebastian Vettel: «Tornare qui ha significato per tutti ricordarsi della morte di Anthoine Hubert. Abbiamo sperimentato la paura che provavano i piloti del passato. Io il giorno dopo non volevo correre. Ma forse la miglior medicina è risalire in macchina e fare ciò che amiamo, anche per lui». Il ricordo, nel caso di Leclerc, è una spina nel cuore. L’anno scorso, sul podio, dedicò il trionfo all’amico appena scomparso. «La mattina della gara, ho incontrato Pierre Gasly, che mi ha detto: “Oggi devi vincere per Anthoine”. Sono contento di esserci riuscito. Da ragazzino correvo in kart con loro e con Esteban Ocon. La prima volta che partecipai al campionato francese, vinse proprio Anthoine, mentre io ero secondo e mi scontrai con Esteban. Erano anni di amicizia e di allegria».” LUIGI PERNA,
“Quattro piloti hanno ottenuto qui la loro prima vittoria: Peter Collins (’56), Jim Clark (’62), Michael Schumacher (’92) e appunto Leclerc. Per il monegasco è stato un trionfo triste: nella gara di F2 disputata alla vigilia, è morto in un incidente il suo amico Anthoine Hubert. «Il primo ricordo che ho con lui è la mia gara d’esordio nel campionato francese, dove c’eravamo io, Ocon e Gasly. E vinse lui».” STEFANO MANCINI, La Stampa