Masi (FIA): “Ghiaia non è soluzione ai problemi”

Masi (FIA): “Ghiaia non è soluzione ai problemi”

Al MUGELLO la Formula 1 ha ritrovato il gusto delle piste di una volta, sul modello di Suzuka o Spa. Tracciati veloci, tortuosi, stancanti dal punto di vista fisico ed estremamente insidiosi, nei quali basta una minima distrazione per essere costretti a seguire il resto della gara da bordo pista. Principali protagoniste di questa ‘selezione naturale’ sono state le VIE DI FUGA IN GHIAIA, che tra qualifiche e gara hanno mietuto diverse vittime, costringendo chiunque ci finisse sopra a perdere tempo e prendersi rischi importanti per evitare di rimanerci intrappolato dentro. Per informazioni chiedere a George Russell, protagonista durante il Q1 di un numero d’altri tempi.

 F1   Il Mugello merita un bis?

Piloti e appassionati si sono detti entusiasti della pista toscana, tornando a chiedere che anche in altri tracciati, di più recente costruzione, si tornino ad utilizzare ghiaia ed erba per le vie di fuga. Nel mirino ci sono le cosiddette ‘piste aeroporto’, come Le Castellet, Abu Dhabi o Sochi, dove si correrà alla ripresa dell’attività. Secondo il Direttore di Gara MICHAEL MASI però, la soluzione non è così semplice: “La difficoltà sta nel fatto che non possiamo mettere tratti in ghiaia ovunque su diversi tracciati. Dobbiamo trovare la soluzione ideale per ogni pista e poi anche per ogni singola curva. Le vie di fuga con la ghiaia non sono la risposta a tutti i problemi ovunque – ha sottolineato l’australiano al sito Speedweek.com – ne abbiamo discusso più volte con gli stessi piloti, ma sarebbe troppo per noi costruire dei tratti in ghiaia ovunque. Semplicemente, non funziona”.

Nancy
Nancy Non esistono per me storie ed emozioni che non possono essere narrate, o volti, i cui profili, non possono essere fedelmente tracciati.
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