Davidson: “La guida di Vettel non si adatta ai motori ibridi”

Davidson: “La guida di Vettel non si adatta ai motori ibridi”

ANTHONY DAVIDSON è un rispettatissimo pilota endurance e nella sua carriera è stato apprezzato per le su doti da collaudatore. A livello tecnico è uno dei più informati sulla piazza, grazie al ruolo di commentatore e inviato ai circuiti per Sky Sports, al palmares (campione WEC) e ai soprattutto ai suoi 24 Gran Premi disputati in Formula 1. Conditi da anni e anni di test.

Secondo il britannico, non è detto che un campione riesca ad adattarsi a specifiche vetture e dimostrare il suo valore indipendentemente dal mezzo meccanico. In particolare cita due esempi lampanti: SEBASTIAN VETTEL E TAKUMA SATO, due piloti che hanno ottenuto enormi soddisfazioni in carriera ma che hanno avuto momenti di crisi piuttosto evidenti. “Guardiamo al Vettel di oggi: chiaramente non si adatta al moderno stile di guida con le auto ibride. Mentre era al massimo livello con i diffusori soffiati e con vetture più leggere. Sato non era particolarmente a suo agio nell’era del V10, ma appena si è passati ai V8 ha subito migliorato perché sapeva estrarre dalle vetture la sua grande capacità di affrontare le curve. In F3 infatti era quasi imbattibile perché andava forte ma con una pulizia di guida notevole. Takuma è sempre stato un pilota duro da battere, determinato, feroce“, ha spiegato Davidson alla rivista Motorsport News.

Parlando invece di sé stesso, Davidson ha riflettuto sulla sua carriera, arrivando alla conclusione che LE SUE CAPACITÀ NEL TESTARE LE MONOPOSTO SIANO STATE UN LIMITE VERSO IL SUO APPRODO ALLE GARE, PUR NON AVENDO RIMPIANTI. “Ero molto rispettato e ho sempre cercato di dare il mio contributo nei test. Sentivo molto bene i cambi di set-up e riuscivo a dare un feedback preciso in termini di aerodinamica. Amavo provare nuove componenti e soprattutto essere ascoltato dagli ingegneri. Nei test guidi in modo quasi robotico e quel lavoro è stato per me fantastico. Probabilmente per questo motivo non avevo sentito il dovere di saltare alla gola dei dirigenti dei team e dire che dovevo guidare in gara. Del resto sono una persona molto tranquilla e non sarebbe stato da me. Ho visto altri piloti dare davvero tutto e oltre per rimanere in Formula 1, quasi arrivando a danneggiare la loro stessa reputazione. Io ero certo di avere la velocità e le capacità per gareggiare, ma non ho spinto per arrivare a quella situazione ed è andata com’è andata“.

Almeno Davidson ha corso una stagione intera (2007) con la SUPER AGURI: “La prima volta che la guidai mi resi conto che era una buona macchina, da centro classifica. All’inizio dell’anno eravamo anche messi bene, potevamo trovare buoni risultati. Una sorta di AlphaTauri di oggi. Ma a differenza degli altri team, la squadra non sviluppò mai alcun cambiamento, e a fine anno la macchina era la stessa rispetto a Melbourne. Mentre io miglioravo le mie capacità come pilota, la vettura andava indietro. Nello stesso tempo gli altri team arrivavano ogni weekend con sviluppi impressionanti“.

Fonte: https://www.formulapassion.it/motorsport/formula-1/davidson-vettel-non-adatto-guida-motori-ibridi-ferrari-redbull-power-unit-529571.html

Vincenzo
Vincenzo Medico Chirurgo, Psicoterapeuta, Odontoiatra. Specialista ambulatoriale presso l’ASL Napoli 1 Centro. Coach professionista. Terapeuta EMDR.
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